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Natasha Seminara

Il Bonding nel massaggio infantile


Tenete a mente questa parola: bonding. In inglese to bond significa attaccare, vincolare, incollare, cementare; il bonding è il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino. E’ questo legame profondo, specifico, permanente (fisico e psicologico insieme) che permette di allattare, di cullare, di giocare col proprio figlio, ma anche di proteggerlo, non trascurarlo, non abbandonarlo.Come tutti i processi umani, anche il bonding è complesso e articolato, ricco di variabili (condizionato dall’ambiente, dalle caratteristiche dei genitori, dal tipo di parto, dallo stato di salute della mamma o del bambino, ecc.). E’ stato però ampiamente dimostrato come sia possibile favorire il bonding e che cosa invece lo ostacola o lo rende più difficile.

Il mezzo più semplice ed efficace per creare un legame stabile e positivo tra i genitori e il bambino è risultato mettere il neonato nelle braccia della mamma in contatto pelle-pelle nelle due ore successive al parto, senza attuare nessuna separazione se il loro stato di salute lo permette.


E’ stato infatti scoperto che il neonato, nei primi 60-90 minuti dopo la nascita, si trova nello stato di veglia tranquilla nel quale può aprire gli occhi, guardare (e conoscere) i genitori, ascoltare la loro voce, cercare (da solo) il seno della mamma, sentirsi rassicurato da quell’abbraccio che simula quello noto dell’utero. In questa fase il neonato è molto attento e riesce a percepire ciò che lo circonda; è in questo momento che ha il suo primo contatto col mondo (e spesso la prima impressione è quella che conta…); bisognerebbe evitare che queste prime percezioni avvenissero attraverso persone estranee, in luoghi diversi dal corpo della mamma (dalla sua voce e dal suo odore).


Le ricerche sugli stadi comportamentali del neonato hanno scoperto che nella prima settimana di vita la fase di veglia tranquilla è molto breve, circa due ore al giorno, pertanto perdere questo momento privilegiato subito dopo il parto, significa rimandare di almeno ventiquattro ore la possibilità di far conoscere al neonato noi stessi e il mondo.

Rimandare questo momento significa lasciare i genitori emotivamente sospesi, rischiando di produrre in loro insicurezze e paure inconsce (lo sanno bene i genitori dei bambini prematuri, che devono essere separati dai propri figli in maniera improvvisa subito dopo il parto).

E’ stato anche dimostrato che lasciando in intimità genitori e bambino, quest’ultimo smette di piangere a pochi secondi dalla nascita e si tranquillizza con grande velocità, viceversa i neonati separati dalla mamma subito dopo il parto piangono più a lungo e si tranquillizzano con difficoltà.

Il bonding è il primo legame che si crea fra il neonato e i suoi genitori: un nodo d’amore, destinato a durare per tutta la vita.



Natasha Seminara, insegnante Massaggio Infantile AIMI


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